Difensori/e di Diritti Umani candidati al Premio Nobel per la Pace
Questa settimana Peace Brigades International (PBI) pubblica una lettera aperta della società civile a sostegno della nomina al Premio Nobel per la Pace della comunità globale composta da Difensori/e di Diritti Umani. La lettera ha raccolto oltre 200 adesioni fra società civile e organizzazioni di Diritti Umani in tutto il mondo.
La nomina, proprio durante il 20esimo anniversario della dichiarazione ONU sui Difensori/e dei Diritti Umani, riflette la visione fondamentale di PBI: proteggere e promuovere il lavoro di Difensori/e e il loro contributo a pace, democrazia e giustizia sociale. 20 anni fa, la dichiarazione ONU sui Difensori/e dei Diritti Umani è stata una pietra miliare nella storia dei Diritti Umani. È oggi riconosciuto che i Diritti Umani non vengono garantiti solo dalla legge, ma anche e soprattutto dalle attività di chi lotta per la loro protezione. La responsabilità di proteggere i Diritti çumani è di ognuno di noi; ogni persona può e dovrebbe essere un Difensore/a dei Diritti Umani.
Oggi più che mai, nel momento in cui i Diritti Umani sono sotto minaccia nel nostro mondo, è tempo per la comunità globale dei Difensori/e dei Diritti Umani di unire voci e forze.
PBI accompagna Difensori/e dei Diritti Umani da oltre 35 anni, in alcuni dei contesti più pericolosi al mondo. Siamo estremamente preoccupati per la costante repressione contro le attività di protezione e promozione dei Diritti Umani: durante il 2017 si è registrato il maggior numero di omicidi di Difensori/e, mentre intimidazioni e criminalizzazione sono aumentate in tutto il mondo. Susi Bascon, direttrice di PBI UK, ha detto: "Dobbiamo approfittare dell'opportunità di questo anniversario per cambiare la narrativa sui Difensori/e dei Diritti Umani, riconoscendone il ruolo di costruttori di pace. Abbiamo bisogno di andare oltre la celebrazione di successi personali, per riconoscere che l'azione comunitaria e collettiva è parte integrante della difesa dei Diritti Umani. La possibilità che il Premio Nobel per la Pace venga assegnato a questa comunità globale rappresenta un sostegno fondamentale a questa visione ed un impulso notevole al cambiamento."
La lettera aperta è accompagnata da una petizione, che può essere firmata su change.org.
Puoi leggere la lettera qui (in inglese).
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